È lui più grande scultore vivente” 

(Apollinaire)

 

Abbiamo attraversato il parco Indro Montanelli in una giornata lavorativa, ma ogni passo sembrava portarci in un luogo di villeggiatura. Studenti che godevano del tepore marzolino per  una pausa pranzo finalmente en plan air, incontri romantici, nonni e nipotini, o semplicemente chi per un appuntamento di lavoro non ha potuto resistere e si è allungato nel parco per inebriarsi anche se fugacemente l’anima. Anche la Mirios con un gruppo di amici ha fatto questa deviazione salutare prima di arrivare a Villa Reale. Rinnovata e nuovamente regale ospita la mostra “Medardo Rosso – La luce e la materia“.

La mostra è organizzata e prodotta dalla Gam, da 24 ore Cultura – Gruppo 24, insieme al Museo Rosso di Barzio, e resterà aperta al pubblico fino al 31 maggio.

Sono passati trent’anni dall’ultima mostra a lui dedicata nella nostra città che lo ha visto muovere i primi passi nel suo percorso artistico.

“La materia da un lato – ha spiegato la curatrice Paola Zatti – è ciò su cui lui si tormenta una vita intera e di cui la mostra cerca di restituirne tutti i diversi aspetti e declinazioni, presentando opere in bronzo, cera e gesso. E la luce, perché è il punto cui lui voleva arrivare, lui disse: ‘Non c’è nulla di materiale, noi stessi siamo solo scherzi di luce‘. È la sua frase più famosa”.

In mostra le sue opere più importanti tra cui l’emblematica Madame X, ma a sorprendere è il suo lavoro da fotografo. Il suo uso poetico del mezzo fotografico, che coinciderà negli ultimi anni con la sua scelta artistica (abbandonerà la scultura) ci ha fatto scoprire un nuovo aspetto di questo artista di cui ancora tanto c’è da approfondire.

 

Rosso-Medardo_Madame-X_352-288

Madame X, 1896

cera su gesso

Venezia Galleria Internazionale d’arte Moderna di Ca’ Pesaro

 

 

Milano in questi giorni ci sta regalando il suo cielo più bello. Un cielo azzurro e terso. Il cielo di cui parlava Manzoni che nei Promessi Sposi diceva: “… quel cielo di Lombardia, così bello quando è bello, così splendido, così in pace.”.

Lo stesso cielo che passeggiando per Milano rende tutta la città nuova, tutto appare più leggero e quel profumo di nuova primavera ci inebria. Quest’anno quel fremito che ci scuote il cuore e l’anima ci raggiunge in modo speciale, Milano ospiterà L’Expo e si sta preparando e ognuno di noi a suo modo. Anche la Mîrios partecipa con entusiasmo a questo evento, perché tutto il mondo ci guarderà e noi vogliamo esserne parte.

Abbiamo già iniziato ad accompagnare nella nuova Milano tanti di voi. Siamo saliti su nuovi grattacieli, abbiamo osservato i cantieri e abbiamo passeggiato tra i Boschi verticali, in questi mesi la nostra missione sarà informarvi di quello che accade per essere sempre protagonisti del presente.

Il turismo del vino è dedicato a promuovere e gestire la ricchezza di un territorio e dei suoi vini. Enoturismo significa anche turismo gastronomico, culturale (architettura, arte) e salute-bellezza (vinoterapia). Visitare le cantina e i vigneti racchiude con questo spirito un’esperienza non solo gustativa ma di autentica vita del territorio italiano. Ed è quello che ci è successo visitando la cascina La Barbatella a Nizza Monferrato, nel territorio dell’alto Monferrato {Asti},ci siamo trovati in un luogo magnifico di bellezza da guardare e da gustare, tutto accompagnato da rara ospitalità e piacevoli eventi dedicati ai protagonisti del lavoro della terra e del saper fare con passione e sacrificio